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Grazie alle consegne a domicilio e agli eventi online organizzati fra librerie ed editori si è assistito al rafforzamento del rapporto fra libreria e cliente. Questo porta a dedurre delle cose su come questo rapporto può essere coltivato? Sul fatto che facilitare i lettori significa aiutare i libri a muoversi verso chi li legge? 

Il rapporto libraio-lettore è un rapporto che si sta evolvendo e che può e deve vedere il digitale come forma di approfondimento della conoscenza di un libro, di un autore, e come cura del rapporto stesso. Chi, al giorno d’oggi, non usa internet, i social e le email? I lettori sono lì, con occhi e orecchie aperte, e la filiera del libro deve usare a suo vantaggio queste forme di comunicazione. Pensiamo solo alla possibilità per un libraio di mandare email con news ai propri clienti, di costruire con poco uno store online che permetta ai lettori di verificare la disponibilità di un titolo presso un libraio e di fare pre-ordine dello stesso. 

In questi mesi, i live con autori, editori e librai hanno preso il posto delle presentazioni e hanno costituito approfondimenti indispensabili per il libro.

Sono elementi perfettamente collegabili a titoli di catalogo, oltre che alle novità. E il catalogo, antidoto alla resa, può tornare a essere una componente importante dell’offerta ai lettori, tarato su misura per la clientela più affezionata, di quartiere, di genere, vicina a certe tematiche che il libraio definisce come sue. La visibilità data ai libri che il libraio sceglie, mirata sui suoi clienti, quelli che conosce, costituisce il miglior contraltare alla vastità di un assortimento rischioso e spesso inutile.

Fonte: Il libro come oggetto in movimento, dalla domanda all’offerta – Una ricerca Meli con l’Università degli Studi di Verona, a cura di Federica Formiga e Elena Ranfa