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Il 17% delle rese è generato da titoli degli ultimi 3 mesi, mentre il 63% da quelli dell’ultimo anno: questo perché il ciclo di vita delle novità ha una resa che va dai 4 mesi successivi alla pubblicazione all’anno. Questo, però, implica un’altra cosa: i titoli usciti negli anni precedenti, ovvero il catalogo, pesa molto poco sulle rese: il 20%.

Una volta entrato in libreria il libro è pronto per essere considerato un elemento del catalogo di un editore a una condizione: che permanga in libreria il tempo che gli occorre per trovare il suo spazio di vendita. Ma perché questo accada, è indispensabile che l’immissione di altre novità non costringa il libraio a una resa troppo veloce.

Quello che viene definito catalogo, apparentemente meno gestibile in libreria a causa della sua grande ampiezza, è comunque fondamentale per la tenuta del canale fisico e va tenuto in vita: per questo una piattaforma di e-commerce per i librai è uno strumento potenzialmente strategico in quanto permetterebbe di gestire migliaia di titoli contemporaneamente e far vivere così la coda lunga anche in libreria. Nella piattaforma si potrebbe controllare la disponibilità nei magazzini da cui rifornirsi, si potrebbe permettere al lettore di pre-ordinarlo e quindi offrire un servizio al cliente finale senza sobbarcarsi l’onore di un assortimento eccessivo con giacenza a medio lungo termine.

Fonte: Il libro come oggetto in movimento, dalla domanda all’offerta – Una ricerca Meli con l’Università degli Studi di Verona, a cura di Federica Formiga e Elena Ranfa